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Matilde 08-13 - Sesso orale in auto


di Alex46
28.10.2019    |    4.280    |    0 8.7
"Adesso lascia che mi concentri sul dove andare! Lo bacio su una guancia, poi mi accomodo sul sedile, già pregustando ciò che stiamo per fare..."
Sesso orale in auto
Un giorno Michele mi fa una sorpresa e viene a prendermi all’uscita dal lavoro. Fa molto freddo, mi porta in un pub dove possiamo finalmente parlare e riscaldarci. Dopo poche battute però gli chiedo come mai è passato a prendermi, non lo ha mai fatto...
- Potrei risponderti che ti amo - mi dice con occhi cui non si può resistere - che è tutto il giorno che ti penso... e sarebbe vero... però la verità vera è che ho voglia di fare una scappatella con te. Soprattutto voglio che ti ecciti al pensiero che ti sto facendo la corte di nascosto da Debra e voglio... che tu ti accarezzi di fronte a me per farmi vedere quanto lo stai apprezzando.
Tutto il mio corpo risponde a queste rivelazioni prima che io possa dire nulla. Mi s’induriscono i capezzoli subito, mentre il bottone tra le gambe incomincia a farsi sentire. Tutto ciò che riesco a dire è: - E dove mi porti?
- Andiamo in qualche posto buio, qualcosa troveremo...
- E tu?
- Io cosa? - mi chiede mentre sta lasciando sul tavolo 10 euro.
- E tu lo farai per me?
Mi sorride, sornione, senza rispondermi. Poi usciamo, camminando in fretta verso la macchina.
- Michele, lo sai che non mi hai mai detto quando e con chi hai avuto la tua prima esperienza? - gli chiedo prima che metta in moto.
- Ne parleremo, amore... adesso lascia che mi concentri sul dove andare!
Lo bacio su una guancia, poi mi accomodo sul sedile, già pregustando ciò che stiamo per fare.
Poi, mentre guida non so per dove, non riesco a trattenermi dal prendergli una mano e appoggiarmela sotto la gonna, sulle mutandine bagnate.
- Sono porca, vero?
Lui si trattiene un momento, poi è costretto a ritirare la mano, siamo ancora in città. Gli appoggio la testa sulla spalla.
Quando vedo che siamo in periferia accendo la luce del passeggero e comincio a sbottonarmi la camicetta. Lo guardo, mentre lo faccio. Lui mi vede con la coda dell’occhio, poi mi vede anche tirarmi giù la gonna e rimanere in autoreggenti, slip e sandali.
- Cazzo, Matilde, così mi piaci... così sei forte... sai che potrebbero vederti... e sei incinta, dio mi fai impazzire...
- Ti piace quello che vedi, amore?
Lui annuisce, mi mette la mano destra sulla coscia. Io sto per appoggiare la mano sulla sua patta, poi però mi concentro sulla sua che si è intrufolata sotto agli slip e mi sta accarezzando. Mi sto bagnando e sono scossa da tremiti, anche se il riscaldamento è ben acceso.
- Mi piace che tu sia nuda, qui. Vorrei che ti togliessi quegli slip... vorrei vedertela quella figa, che sicuramente è già bagnata.
A questo punto io sono così eccitata che non esito a obbedirgli, mi tolgo la camicia, mi faccio scivolare gli slip dai piedi e butto tutto sul sedile di dietro. Con le mani mi copro i seni, non per non farmi vedere, ma per accarezzarmi.
Michele, mentre si lecca le labbra posteggiando da qualche parte, non so dove, mi chiede ancora di masturbarmi per lui.
Con una mano continuo a carezzarmi il seno, l’altra la infilo tra le gambe, a cosce aperte. Non vedo l’ora di penetrarmi con le dita, ma faccio tutto lentamente per stordirlo col mio essere figa per lui.
- Ehi... sono davvero fradicia!
- Voglio che ti tocchi fino a venire, amore...
Chiudo gli occhi, mi sfrego la figa febbrilmente ora, sempre pizzicando i capezzoli. Dopo pochi secondi gemo: - Ohhhhh... dio, sto venendooo... ahhhhh!!!!!!
Michele si gode tutto lo spettacolo, poi quando vede che mi sto un po’ calmando (si fa per dire) mi ordina di abbassare il sedile. Lui fa lo stesso, e dopo poco siamo avvinghiati, lui sopra di me, a luce spenta. Si è tolto tutto in un momento, ha addosso solo la camicia aperta. Ora mi sta baciando con trasporto, eccitato dal mio spettacolino, con la lingua nella mia bocca. Poi mi chiede di prenderglielo in bocca, cosa che faccio senza esitare, a parte i goffi movimenti in auto. Gli metto la bocca giusto al di sotto della cappella, leccando tutto intorno. Poi vado su e giù, poi lo ingoio cercando di muovere la lingua il più possibile. Lui si gode questo gesto senza dire una parola, gemendo.
Poi inizia a scoparmi la bocca, come volesse venire al più presto, mentre con le dita mi accarezza i capelli. Infine mi sborra in gola, muggendo il suo orgasmo.
- Come sai di buono, Michele - riesco a dire solo dopo aver deglutito tutto quel nettare.
- Ora ti lecco la figa io - mi dice - così mi torna duro.
E un momento dopo sento la sua meravigliosa lingua percorrermi su e giù. Io mi apro davanti alla sua bocca, la venutina di prima è stata solo una preparazione a un orgasmo ben più potente, quello che lui mi sta preparando.
- Così mi fai venire... così... amore... continua... - lo incito - sei meglio di Debra... lo sai? Dio come mi lecchi, sei fantastico... ahhh!!! Ahhhh!!!! Vengooooo!!!!! Ahhhhh!!!!!!!!!!!
- E adesso andiamo a casa - mi dice dopo qualche minuto di calma riguadagnata - così vediamo se sono più bravo io o lo è Debra... penso che quando le raccontiamo cosa abbiamo fatto vorrà leccarti fino allo sfinimento...
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